Ormai tutti sappiamo che ricevere il bonus cashback, significa aver diritto ad un rimborso di massimo 150 euro.

A partire dallo scorso 12 agosto, Consap ha iniziato a pagare molti contribuenti che hanno partecipato al programma ma non avevano ancora ricevuto alcun pagamento.

Il motivo è ormai noto a tutti: dipende dal fatto che in molti hanno inserito in maniera errata il proprio IBAN in fase di registrazione con l’app Io o di dimenticarsi di specificarlo quando veniva richiesto.

Scopriamo insieme come risolvere il problema ed infine accreditare il pagamento dovuto.

Bonus Cashback non rimborsabile: quali sono le soluzioni e i motivi

Midsection of woman using credit card for contactless payment at checkout at zero waste store

Tutti sanno che entro 60 giorni, Consap, la società che processa i pagamenti dei rimborsi del Cashback Bonus, dovrà portare a termine le operazioni.

Dato che il periodo di riferimento per il primo semestre 2021 è terminato il 30 giugno, tutti i partecipanti dovrebbero essere rimborsati entro la fine di agosto.

Tuttavia, in molti potrebbero veder sfumato questa opportunità proprio per via dell’IBAN.

L’inserimento errato o il mancato inserimento di tali importanti dati comporterà ritardi nel pagamento delle quote.

Va però sottolineato che questo problema è facilmente risolto dalla stessa Io App.

Il contribuente deve accedere all’app e inserire la parte corrispondente per modificare o inserire l’IBAN corretto.

Dopo la modifica è necessario attendere 60/90 giorni per ricevere il pagamento.

Ciò significa che completando ora l’operazione, si possono ottenere fino a 150 euro entro la fine di novembre.

Cos’è il Super Cashback

Affianco ai rimborsi Cashback, alcuni utenti sono in attesa anche dei rimborsi Super Cashback.

Il programma offre ai primi 100.000 cittadini con il maggior numero di transazioni elettroniche un’opportunità di introito fino a 1.500 euro.

In questo caso il pagamento dovrebbe essere effettuato ogni sei mesi, ma il primo rimborso è ancora in attesa nel 2021.

Tale data, infatti, è stata posticipata per consentire ai cittadini di presentare ricorso entro 120 giorni dalla scadenza del piano.

Per dimostrare che ci sono più conversioni di quelle indicate nella domanda di riferimento.

Pertanto, la graduatoria è ancora al vaglio della commissione competente ed è in continua evoluzione dopo i sopralluoghi successivi all’arrivo del reclamo.

Ecco perché il pagamento è stati spostato per ora per il 30 novembre 2021.

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