Negli ultimi due mesi si è sentito parlare spesso di Bonus Pos chiamato così perché il Governo italiano ha indicato, già nel 2019, alcune proposte di legge riguardanti la possibilità di ottenere un rimborso per tutti coloro che hanno realizzato acquisti tramite pagamenti elettronici, che però non facciano parte né della categoria di imprenditori, né di quella di arti e professioni.

Queste proposte sono state ampliate grazie al decreto di agosto 2020, anche se ad oggi non sono ancora stati chiariti alcuni punti fondamentali, perché molti elementi sono in fase di decisione.

Bonus Pos: di che cosa si tratta esattamente

Con il termine di “Bonus Pos” si intende una forma di rimborso, quindi di una sorta di cashback, se così si può definire, che dovrebbe essere restituito a tutti coloro che avranno effettuati pagamenti tracciabili.

Questi ultimi sono esclusivamente quelli che vengono svolti con carte di credito o comunque con sistemi di pagamento online.

La cifra da rimborsare però non è ancora stata definita e tra l’altro non per tutti sarà possibile ottenere il bonus, bensì solo per quelle persone che non possiedono imprese, né possono essere definiti “artisti” e nemmeno “professionisti”.

Ulteriore elemento di cui si è a conoscenza riguarda il periodo: si stima che si potrà richiedere la cifra spesa per acquisti online solo ed esclusivamente nel 2021-2022.

In realtà non è nemmeno chiaro se la domanda va inviata in quegli anni oppure se anche gli acquisti devono essere stati effettuati in quell’arco di tempo.

Giusto con il decreto di agosto ci sono state alcune novità.

Le novità del decreto di agosto

Il decreto in questione non ha aiutato i curiosi o comunque coloro che sono interessati a sapere più caratteristiche del bonus Pos, anche perché ha solo delineato quali saranno le tipologie di piattaforme o di società che si occuperanno di calcolare la cifra del rimborso.

In effetti c’è bisogno di enti che riescano a verificare che quel determinato individuo abbia effettivamente speso la cifra di cui intende richiedere il rimborso.

In ogni caso sembrerebbe che nei prossimi mesi il Ministero dell’Economia e delle Finanze stabilirà altre indicazioni a riguardo.

Nonostante il bonus in questione stia sollevando tanti dubbi, proprio perché ci sono pochissimi elementi decisi, tuttavia si conosce bene il motivo per cui è stato ideato.

Il Governo italiano mira a spingere la popolazione a svolgere i pagamenti online piuttosto che in contati, in quanto i primi aiutano ad evitare l’evasione fiscale, dato che sono tracciabili.

I contanti invece favoriscono la diffusione di “lavoro in nero”, cosa che danneggia l’apparato economico della nazione. In ogni caso sono tantissime le persone che già pensano che usufruiranno del bonus, in quanto in tanti acquistano online.

Si precisa tra l’altro che lo Stato non ha nemmeno puntualizzato se esiste un limite riguardo la tipologia di beni di acquisto di cui poter richiedere il rimborso. In ogni caso, si attendono nuove indicazioni in merito.

Mostra CommentiChiudi Commenti

Lascia un commento